Quando inaspettatamente, arriva in famiglia il bambino affetto da Trisomia 21, purtroppo succede un cataclisma, alcune coppie addirittura si separano, quasi sempre perchè uno dei due genitori non ha accettato il nuovo venuto, perchè lo reputa diverso anche se diverso non è.

Su questo argomento la reazione è molto soggettiva e dipende dai condizionamenti subiti durante la propria vita, c'è chi lo interpreta come una prova da superare e c'è chi non lo vuole nemmeno considerare perchè troppo complicato e impegnativo, qualche altro cerca di auto convincersi con la scusante assolutamente non vera che la vita di una persona affetta da Trisomia 21 sia complicata e piena di sofferenze.

A volte si cerca la soluzione di minor impegno, come quella di dare il bimbo in adozione, o metterlo in un istituto attrezzato per la crescita e la gestione delle persone con ritardo cognitivo, senza però rendersi conto che è una persona come tutte le altre e che può vivere e far parte di una famiglia normale purchè quest'ultima lo abbia accettato così come è.

Ma una delle reazioni peggiori è quella di emarginare il bambino con Sindrome di Down nell'ambito della stessa famiglia, con la scusante che tanto ha un ritardo cognitivo e non sarà mai come gli altri bimbi normali.

Questo atteggiamento è profondamente sbagliato, perchè incentivando continuamente il bimbo affetto da Trisomia 21, con stimolazioni fisiche, verbali e mentali, coinvolgendolo profondamente nella vita di tutti i giorni, si possono ottenere grandi risultati nella sua evoluzione, doti che ritroveremo decuplicate nella sua età adulta che sarà quindi di migliore qualità.

Purtroppo sulle reazioni famigliari all'arrivo di un bimbo affetto da Trisomia 21, non possiamo fare altro che appellarci al buon senso dei genitori e dei parenti, e alla loro propensione ad accettare chi non è efficiente al 100%, oltre a considerare e accettare la possibilità che una persona affetta da questa Sindrome, possa fare parte della propria famiglia.

A favore di chi è affetto da Sindrome di Down o se meglio preferite da Trisomia 21 non possiamo fare altro che precisare che questi bambini amano giocare, scherzare, ridere gioiosamente, andare a scuola e imparare, esattamente come tutti gli altri bambini.

Certo rimane il dispiacere che il proprio bimbo affetto da Trisomia 21, dovrà impegnarsi più degli altri bambini normali, per raggiungere gli stessi obiettivi come: camminare, parlare, mangiare, vestirsi da soli etc. ma quando raggiungerà uno di questi obiettivi (e li raggiungerà), la soddisfazione è doppia perchè nonostante la sua limitazione genetica, riuscirà comunque a fare quello che fanno gli altri e lo farà altrettanto bene.